Sisma Bonus 2020: tutte le novità
Il Sisma Bonus 2020 rientra nel piano delle detrazioni fiscali riconducibili al piano Bonus Casa 2020. Quest’ultimo fa riferimento a particolari tipi di sovvenzioni relative al recupero del patrimonio edilizio (vedi Bonus Facciate e Ecobonus). Anche il Sisma Bonus, come tutti gli altri di cui abbiamo già parlato, fa capo alla Legge di Bilancio 2020 che ha stabilito una proroga per tutti i lavori di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici.
In particolare, il Sisma Bonus 2020 prevede tutte quelle tipologie di interventi che consentono di ridurre il rischio sismico. Infatti, i contribuenti che eseguono fino al 31 dicembre 2021 interventi di riduzione antisismica su edifici già esistenti possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi.
Cosa prevede il Sisma Bonus 2020?
Questo nuovo bonus riguarda gli interventi che adottano misure antisismiche sugli edifici costruiti in quelle particolari zone ad alta e media pericolosità. Per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021 per la suddetta tipologia di lavori su edifici ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, i contribuenti possono detrarre il 50% dalle imposte sui redditi (da calcolare su un importo complessivo di 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno). Tale detrazione va ripartita in 5 rate annuali di pari importo.
Chi sono gli interessati?
L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati nelle zone sismiche.
Quali sono i vantaggi del Sisma Bonus 2020?
Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 è prevista una detrazione del 50%, che può aumentare quando dagli interventi effettuati si raggiunge una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi. In questo caso, sono previsti i seguenti aumenti delle detrazioni fiscali:
- 70% con riduzione di rischio sismico di 1 classe;
- 80% con riduzione di rischio sismico di 2 classi.
Inoltre, quando i lavori sono effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali si assiste a un ulteriore aumento dello sgravio fiscale:
- 75% con riduzione di rischio sismico di 1 classe;
- 85% con riduzione di rischio sismico di 2 classi.
In questo caso, la detrazione deve essere calcolata su un ammontare delle spese non superiore a 96.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio e ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Detrazioni per chi acquista case antisismiche
Inoltre, gli sgravi fiscali sono riservati anche a tutti coloro che decidono di acquistare un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni delle zone sismiche 1, 2 e 3. In tal caso, il contribuente può detrarre dal prezzo riportato nell’atto pubblico di compravendita:
- 75% con riduzione di rischio sismico di 1 classe;
- 85% con riduzione di rischio sismico di 2 classi.
La spesa su cui applicare la percentuale non può superare i 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno. La detrazione va ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
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