Cantieri, riapertura 4 maggio in Campania
In uno degli scorsi articoli, tristemente riportavamo la notizia dello stop ai cantieri in concomitanza dell’aggravarsi della situazione su tutto il territorio nazionale causa Covid-19. Con il primo provvedimento era stata stabilita la sospensione di tutte le attività edilizie fino al giorno 3 aprile. Pochi giorni fa abbiamo appreso dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, un’importante novità che riguarda tutti gli esponenti delle PMI coinvolti con le proprie società nel settore dell’edilizia.
Infatti, è stata annunciata la riapertura dei cantieri a partire dal giorno 4 maggio in Campania, prorogando il blocco che vede ferme numerose attività edilizie non rientranti nei lavori di somma urgenza che, al contrario, possono essere portati avanti nonostante il lockdown. Con l’ordinanza n. 32 del 12/4/2020 vengono prorogate le precedenti misure di prevenzione, allineandole alle indicazioni nazionali, fino al prossimo 3 maggio, aggiungendo importanti svolte che faranno tirare un sospiro di sollievo a quanti erano già all’opera nei cantieri prima dello scoppio della pandemia, dovendo poi sospendere i lavori fino a data da destinarsi.
Quali cantieri saranno ancora sospesi fino al 3 maggio?
Dunque, stando alle misure prese da Vincenzo De Luca, è prevista la sospensione fino al 3 maggio delle attività edili su committenza privata, ad eccezione di casi di somma urgenza, tra cui:
- interventi strettamente necessari a garantire la sicurezza o la funzionalità degli immobili;
- adeguamento di immobili sanitari finalizzati allo svolgimento di terapie mediche durante il periodo emergenziale;
- interventi di manutenzione finalizzati ad assicurare la funzionalità di servizi essenziali;
- messa in sicurezza dei cantieri con obbligo di adozione dei dispositivi di protezione individuale.
Per quel che riguarda i lavori a committenza pubblica sono sospesi tutti tranne gli interventi necessari, tra cui:
- avvio e prosecuzione di quelli concernenti le reti di pubblica utilità e l’edilizia sanitaria;
- interventi volti alla messa in sicurezza e alla funzionalità degli immobili.
Quindi, tutti i cantieri edili, sia di natura privata che pubblica, che rientrano in queste categorie e che, quindi, possono proseguire le proprie attività anche prima del 3 maggio, devono rispettare l’obbligo di adozione dei dispositivi di protezione individuale e delle ulteriori misure precauzionali previste dalla disciplina vigente.
Quali sono le norme per contrastare la diffusione del Covid-19?
Si è ancora in attesa del nuovo protocollo che stabilisca le norme di sicurezza da seguire per contrastare il contagio da Covid-19. Spetterà all’ANCE insieme all’Unità di Crisi regionale il compito di definire le più idonee modalità operative per assicurare, da parte delle singole imprese, l’acquisizione dei dispositivi necessari per la protezione individuale e per il controllo dello stato di salute degli addetti.
Per ora sono ancora in vigore le regole contenute all’interno del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro“, sottoscritto lo scorso 14 marzo da sindacati e associazioni di categoria, con l’obiettivo di evitare il blocco delle imprese e garantendo la tutela della salute dei lavoratori. In base a ciò sono previsti i seguenti provvedimenti anti-contagio:
- distanza interpersonale di almeno un metro;
- affissione all’ingresso dei cantieri di tutte le informazioni sui rischi di contagio da Covid-19 e sulle disposizioni delle Autorità;
- installazione di servizi igienici dedicati;
- pulizia giornaliera e sanificazione periodica dei locali;
- messa a disposizione di idonei mezzi detergenti per le mani;
- uso di guanti, occhiali, tute, cuffie, camici e mascherine qualora il lavoro imponga di lavorare a una distanza interpersonale minore di un metro .
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